giovedì 20 novembre 2008
Il male nel mondo...
E' una nebbiosa e tarda sera domenicale, una serata di tipica vita universitaria, trascorsa riguardando gli appunti di fisica e matematica e discorrendo con gli amici nella saletta coffee durante la pausa, insomma, una serata come tante altre qui a Padova; mio malgrado, tuttavia, la malvagità del cuore umano, pur in una serata tanto tranquilla e rilassata, è riuscita infine a dilaniare la nebbia profonda, adagiata sulla città. Sul sito di Repubblica scopro un piccolo articolo, un trafiletto, che forse non ha nemmeno trovato posto sulla versione cartacea, che però è certamente più sconvolgente dell'idiozia del premier Berlusconi che ogni giorno ci viene mostrata fino alla nausea. E’ strano a parer mio che una notizia tanto significativa venga di fatto fatta passare nell’indifferenza, eppure si tratta di qualcosa che dovrebbe farci riflettere per un momento e dovrebbe spingerci ad aprire il cuore nei confronti di quel povero continente, tanto ricco di risorse ma tanto martoriato, che è l’Africa. Il crimine, perché di questo si tratta, è avvenuto in Nigeria, la nazione più popolosa del continente, dove una clinica per maternità in provincia di Enugu si è scoperta essere in realtà una “fabbrica di bambini”; giovani donne, costrette spesso con la forza o di propria volontà, venivano stuprate brutalmente, ingravidate e obbligate poi a vendere i propri figli a compratori di ogni tipo, sia nigeriani abbienti sia occidentali. Queste sono le agghiaccianti parole di una delle prigioniere, liberate dalla polizia recentemente:” Appena entrata, mi hanno fatto un'iniezione e sono svenuta , quando ho ripreso conoscenza, mi sono resa conto che ero stata violentata”; la ragazza è stata poi rinchiusa con le altre giovani e violentata nuovamente il giorno successivo. Secondo le autorità nigeriane, avvertite dell’esistenza del fenomeno da un’ong che lavora nel paese, il fenomeno non è limitato alla sola clinica di Enugu, ma è ben radicato sul territorio del paese; secondo le stime Unicef almeno dieci bambini ogni giorno vengono venduti come schiavi in Nigeria come manodopera, o per essere fatti prostituire o semplicemente come rimedio per la maledizione della sterilità che ancora trova adepti nelle zone più culturalmente arretrate del paese. Mi intristisce pensare che ancora certe cose possano accadere.
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