Vorrei proporre una delle prime poesie che ho scritto e una di quelle che più mi sono rimaste nel cuore perché mi ricorda attimi di gioia e libertà, spensieratezza, ma anche il dolore del rifiuto e il triste abbandonarsi del pensiero ad una sorta di perfugium onirico e mistico.
Estasi mistica
Risuona lo scalpiccio
Del tuo lesto passo,
dolce sinfonia
di semplici note,
ed erri in uno spazio
che non sembra tuo.
Assorta nei tuoi pensieri
Irradi una luce
Che rapisce il mio sguardo
Esaltante gioco cromatico
Per i miei occhi
Vaganti alla penombra
Del tuo luminoso
Splendore.
Splendore abbagliante,
Immensa bellezza,
Di natura angelica,
Volgi gli occhi verso i miei
E il tempo si ferma,
Immobile ed eterno
Intorno a me,
Perdo il controllo
di me stesso,
nulla più è reale
e si svela
dinanzi al mio sguardo
nella tua infinita bellezza
la verità ultima e indicibile
ed ora forse so
che cosa è Dio.
Estasi mistica
Risuona lo scalpiccio
Del tuo lesto passo,
dolce sinfonia
di semplici note,
ed erri in uno spazio
che non sembra tuo.
Assorta nei tuoi pensieri
Irradi una luce
Che rapisce il mio sguardo
Esaltante gioco cromatico
Per i miei occhi
Vaganti alla penombra
Del tuo luminoso
Splendore.
Splendore abbagliante,
Immensa bellezza,
Di natura angelica,
Volgi gli occhi verso i miei
E il tempo si ferma,
Immobile ed eterno
Intorno a me,
Perdo il controllo
di me stesso,
nulla più è reale
e si svela
dinanzi al mio sguardo
nella tua infinita bellezza
la verità ultima e indicibile
ed ora forse so
che cosa è Dio.

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