sabato 30 agosto 2008

Sperando che torni l'ispirazione...

Quando è stata l’ultima volta che ho scritto qualcosa per mio unico diletto?Non me lo ricordo nemmeno più…In questo periodo ho avuto così tante cose che non sono riuscito a curare uno di quei piaceri a cui non posso fare a meno. Spero allora che l’ispirazione possa tornare presto, sono stanco di vedere solo formule di fisica…
Ecco un’altra delle poesie che scritto, dedicata alla figura del poeta in tirocinio, come si direbbe oggigiorno, ma fin dall’inizio angosciato dalle difficoltà del suo ruolo in una società che non gli riconosce più il suo valore…

Scivola leggiadro il pennino
Variopinto in inchiostro intinto
Dolcemente sull’antica pergamena
E infinite parole, soavi e sublimi
Dipingono il cielo stellato
E l’immensità del mare,
e il silenzio profondo delle selve
e gli oscuri del tuo cuor meandri,
poeta, incantata la mano,
guida abbacinante nell’oscurità del giorno
abbandona la mente tua razionale
all’istinto d’amor ardente.

Parnaso aspetta il tuo canto soave,
Apollo già accorda la lira divina,
sciogli orsù i tuoi secolar legami
unisciti alla sacra schiera
dei miglior fabbri del parlar materno
e umilmente impara la lezione
degli antichi che fuor li maggiori tuoi.

Vita non perde a falsi modelli inseguir
Quale sia la retta tu già il sai
Ed ora il momento è giunto
E ti vedo percorrere il cammino
Solitario e fiero, infelice ma con gaudio
Ch’a riverir Calliope
Cinta di ghirlanda d’alloro,
ansiosa di suo giusto tributo ricever,
con fatica ti condurrò.

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